Fattore II Protrombina su DNA

Genetica

L'emorragia e la trombosi rappresentano alterazioni dell'emostasi, il processo spontaneo per cui viene riparato un vaso sanguigno che é stato danneggiato. Questo processo prevede l'intervento delle piastrine che creano un tappo che rapidamente può arrestare l'emorragia ma per un azione duratura è necessario il sostentamento dato dalla fibrina. La coagulazione é il complesso processo con cui il sangue, tramite meccanismi interni ed esterni al vaso, riesce a traformare il fibrinogeno solubile in fibrina insolubile.

Toggler descrizione estesa.

Sono diverse le proteine che intervengono in questo processo detto a cascata, in quanto esiste una sequenza ben definita. Le reazioni che intervengono sono tutte di tipo proteolitico (rottura del legame tra un amminoacido e l'altro) in cui in ogni tappa, un fattore della coagulazione, va incontro a proteolisi e si attiva. Il fattore attivato funge da attivatore per quello successivo fino alla formazione di un coagulo solido di fibrina. Il fibrinogeno (fattore I), precursore solubile della fibrina, è il substrato dell'enzima trombina (fattore IIa) (la trombina si forma per attivativazione della protrombina che rappresenta il fattore II). La protrombina è trasformata in trombina da un altri fattori l'X (attivato Xa) e Va. I dettagli della coagulazione sono ben più complicati e a seconda del tipo di ferita o danno possiamo avere due vie, una estrinseca e una intriseca. La differenza di queste due vie sta nella velocità di risposta al danno, infatti la via estrinseca è più veloce ma non porta a un coagulo stabile, e i fattori plasmatici  che intervengono sono VII, X e V (pur non portando a un coagulo stabile questa via se non funzionante è responsabile di malattie come le emofilie), la via intrinseca è più lenta ed viene innescata dall'attivazione del fattore XI o fattore di Hageman e insieme agli altri fattori della via estrinseca vengono attivati anche i fattori  XII, XI, IX e VIII, tutti fattori plasmatici. Eseguire l'analisi dei fattori della coagulazione, tutti quelli necessari alla cascata, significa misurare la funzionalità, e talvolta la quantità, alla ricerca di alterazioni sia quantitative che qualitative. Questi fattori sono soggetti a mutuzioni e tra queste le mutazioni più importanti sono quella a carico del fattore V di Leiden e della protrombina 20210 ambedue formano dei fattori non corretti che aumentano il rischio di trombosi. Gli esami per la ricerca di queste mutazioni sono simili ma diversi e solitamente vengono fatti tutti e due per capire se c'è rischio di disordini della coalgulazione.

icona-pin-geografico
icona-servizio-preventivi

Preparazione e prenotazione

Preparazione
Non è necessario il digiuno

Se il paziente sta ricevendo una terapia anticoagulante, il campione deve essere raccolto prima di assumere la dose giornaliera.

Indicazioni di preparazione
Prenotazione obbligatoria
No
icona-servizio-siringa-grigia

Tipo di campione

Sangue - EDTA
Tampone buccale
Come conferire il campione

Ogni campione viene raccolto con un tipo differente di contenitore.
Se non sai quale tipologia utilizzare, contattaci. Nella maggior parte dei casi distribuiamo gratuitamente il contenitore di cui hai bisogno.

icona-servizio-orologio-grigio

Tempi di refertazione

5 giorni
Refertazione in regime d'urgenza

I campioni vengono refertati nel minor tempo tecnico possibile.
Sono garantite le urgenze cliniche: quelle analisi necessarie al medico per fronteggiare le situazioni di pericolo di vita.