La ricerca in biologia molecolare del parassita Acanthamoeba spp.
LAMM è alla continua ricerca di test innovativi che permettano ai propri pazienti non solo di curare, ma anche di migliorare e preservare il proprio stato di salute.
Siamo lieti di presentare il nuovo test per la ricerca in Biologia Molecolare del parassita Acanthamoeba spp. disponibile presso LAMM.
La cheratite da Acanthamoeba (CA) è un’infezione rara, ma potenzialmente devastante. Il principale fattore di rischio di infezione è l’uso prolungato e scorretto delle lenti a contatto, ulteriori fattori di rischio sono eventuali danni alla superficie corneale e l’esposizione ad acqua contaminata.
In caso di CA, i sintomi più comuni sono simili a quelli di altre infezioni oculari: forte dolore, rossore e irritazione all’occhio, disturbi della vista, ipersensibilità alla luce ed eccessiva lacrimazione; i segni clinici variano da cambiamenti epiteliali (esempio: microerosioni epiteliali e microcisti) alla presenza di diverse tipologie di infiltrati (esempio: infiltrati stromali multifocali ed infiltrato perineuriale periferico). L’infezione corneale da Acanthamoeba può anche portare all’insorgenza di complicanze, alcune comuni (sinechie anteriori ad ampia base, glaucoma secondario, atrofia dell’iride, cataratta matura difetto endoteliale persistente), mentre altre più rare (uveite anteriore sterile, sclerite, corioretinite e vasculite retinica).
Proprio perché molti dei segni e dei sintomi che presentano i soggetti affetti da questa infezione possono sembrare simili a quelli dovuti ad altri tipi di cheratite, la CA può essere diagnosticata erroneamente e trattata come altri tipi di cheratite (erpetica, batterica o micotica). Questo ritardo nella diagnosi, nonché l’utilizzo di un trattamento non appropriato, ha un impatto negativo sul decorso clinico del paziente. I pazienti che ricevono una terapia tempestiva (entro 30 giorni dall’insorgenza dei sintomi) hanno un tempo di guarigione ridotto rispetto ai pazienti con diagnosi ritardata.
Il test è una Real Time PCR, sviluppata da BiMoC (Società di Biologia Molecolare Clinica) esclusivamente per LAMM che rileva il parassita Acanthamoeba spp. e comprende un controllo interno di estrazione ed amplificazione.
Le analisi molecolari possono essere eseguite su: tamponi oculari a secco, prelievi bioptici inviati in fisiologica, scraping oculari, liquido lacrimale (almeno 500 uL da prelevare da entrambe gli occhi e inviare in contenitori separati), liquido di lenti a contatto.
Grazie all’utilizzo delle tecniche di Biologia Molecolare il test è altamente sensibile, specifico e rapido: risultati sono disponibili in 24-48 ore dall’arrivo del campione in Laboratorio garantendo al paziente una risposta rapida precisa che permette al medico di impostare tempestivamente la corretta terapia.