Infestazioni o Parassitosi Intestinali

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Le infestazioni intestinali o parassitosi sono infezioni che riguardano l’apparato digerente, dovute a microrganismi, noti con il nome di parassiti.

I sintomi delle parassitosi possono essere gravi ma più spesso sono modesti e aspecifici; esistono inoltre i “portatori sani”, cioè soggetti che hanno il parassita nel loro organismo, ma non presentano alcun segno di malattia, né oggettivo né soggettivo.
 

Toggler descrizione estesa.

Le parassitosi più frequenti nel nostro Continente sono le endoparassitosi dovute a protozoi ed elminti.
I Protozoi (forme di vita primarie) sono organismi unicellulari. Quelli più diffusi in Italia sono: la Giardia intestinalis, l’Entamoeba histolytica, il Criptosporidium parvum, la Dientamoeba fragilis, la Bloastocystis hominis e, meno frequenti, il Balantidum coli, l’Isospora belli e l’Isospora hominis.
Gli Elminti (o Metazoi) (helmins in greco antico significa verme) sono micro-organismi pluricellulari, ad esempio i Nematodi, (vermi cilindrici) come l’Anisakis, i Cestodi, (a forma di nastro) come le Taeniaee i Trematodi, (a forma di foglia) come gli Schistosomi.


Le infestazioni da Protozoi (per esempio da Giardia Intestinalis) creano un danno diretto alla mucosa intestinale, con susseguente atrofia dei villi, riduzione delle attività enzimatiche della tripsina e della lipasi, dovuta al danno cellulare, per cui si genera un malassorbimento.
Le infestazioni da Elminti creano anch’esse un danno diretto alla mucosa e determinano a volte una reazione immunomediata di ipersensibilità, che coinvolge cellule circolanti, come i mastociti, gli eosinofili e gli anticorpi IgE antielmintici specifici, come avviene per esempio nell’anisakiasi.
Le infestazioni parassitarie determinano quasi sempre diarrea, che equivale al tentativo di eliminare il parassita.

Recentemente sono state introdotte tecniche di amplificazione genica in biologia molecolare che consentono la rilevazione di più parassiti contemporaneamente.
Questi nuovi test presentano una sensibilità e specificità altissime non comparabili con la classica microscopia, infatti in uno studio recente di comparazione su 1902 campioni analizzati sono risultati positivi solo il 10,3% quando analizzati con la microscopia e ben il 48,7% utilizzando le tecniche di biologia molecolare multitarget.

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