Intolleranza alla caffeina
Intolleranze alimentari
La caffeina è un alcaloide naturale presente soprattutto in caffè, tè, cioccolata. Interagisce con specifici recettori regolatori della funzionalità cardiovascolare, endocrina e nervosa; è un antagonista dei recettori dell’adenosina, e favorisce il rilascio di adrenalina e noradrenalina che fanno aumentare il metabolismo corporeo, la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e il numero di atti respiratori (aumentando così l'ossigenazione del sangue), la sintesi acida a livello gastrico, la diuresi. Passa rapidamente la barriera emato-encefalica, e di attraversare la placenta ed essere presente nel latte materno.
La caffeina è metabolizzata nell’organismo dall’enzima Citocromo p450 1A2 (CYP1A2), un enzima del fegato altamente polimorfico, responsabile del metabolismo di circa il 5-10% dei farmaci oggi in commercio. Conseguente risposta farmacologia a dosi sub-terapeutiche. Variazione nel livello di attività del CYP1A2 può determinare un aumento o una diminuzione della capacità di attivare i substrati.
Gli individui che metabolizzano lentamente la caffeina devono monitorare la dose quotidiana, perché possono avere effetti negativi sul proprio organismo incluso un aumentato rischio di infarto.
Il test del CYP1A2 genotipizza 3 alleli del gene che comprendendo oltre il 98% delle varianti alleliche conosciute; a seconda della variante si è classificati come lenti o rapidi metabolizzatori.
Punti prelievo
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Preparazione e prenotazione
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